Art. 12 - Verde privato con valenza ecologica
Le aree a verde privato con valenza ecologica rappresentano la dotazione
di verde privato pertinente agli abitanti dei nuovi insediamenti o agli
utenti degli organismi edilizi.
Tali aree escludono le aree verdi più strettamente di pertinenza
diretta delle residenze, che ricadono nell'ambito delle sistemazioni esterne
relative a ciascun manufatto edilizio e le aree interessate da costruzioni
interrate.
Su di esse potranno essere realizzate attrezzature all'aperto dedicate
all'uso del verde privato, quali impianti e servizi per il gioco, il tempo
libero e lo sport. Il verde privato, in corrispondenza degli alberi di
alto fusto, dovrà essere realizzato su terreni che ne garantiscano
la permeabilità. In linea di massima, le densità arboree
previste nelle aree a verde privato con valenza ecologica dovranno rispettare
la quantità di 60 alberi/ettaro e 80 arbusti/ ettaro.
Nel caso in cui le attrezzature risultino a parziale fruizione pubblica,
all'interno di tali ambiti dovranno essere reperite aree a parcheggio
pubblico e/o di uso pubblico per una dotazione minima di 5mq./100 mq.
di Superficie fondiaria.
Art. 13 - Vincoli edilizi.
Questo articolo si riferisce ai contenuti normativi riportati nell'Allegato
H. All'interno di ogni Comparto sono state riportate una o più
sagome di ingombro che rappresentano la proiezione a terra della linea
di massimo ingombro del fabbricato. Ogni edificio dovrà liberamente
rientrare entro questo inviluppo fatta eccezione per terrazze a sbalzo,
cornicioni in copertura, porticati aperti e pensiline. Potranno anche
fuoriuscire dal perimetro di inviluppo, autorimesse interrate e giardini
(su terrapieno o pensili) e lastrici privati o condominiali, purché
il loro calpestio sia contenuto entro il limite di m. 1,00 di altezza
oltre la quota di imposta del fabbricato. L'area libera da costruzioni
dovrà essere destinata a parcheggi, a spazi pedonali; a verde privato
con valenza ecologica, con la possibilità di annettervi attrezzature
private sportive (tennis, piscine, ecc) e nei limiti delle necessità,
viali e rampe carrabili di accesso agli edifici, ai parcheggi ed alle
autorimesse.
Ogni sagoma d'ingombro è definita da:
- Quota assoluta di imposta del fabbricato.
- Numero massimo dei piani fuori terra che definisce l'altezza massima
del fabbricato a partire - - dalla quota di imposta.
- Dimensioni planimetriche. - Distacchi dalla strada (coincidente con
il perimetro del comparto - - sufronte strada).
- Distacchi dalle altre sagome di ingombro dello stesso comparto.
- Distacchi dai confini delle aree pubbliche.
In caso di variazione delle quote altimetriche delle sedi stradali o fognarie
le quote d'imposta dei fabbricati potranno variare conseguentemente. Ad
ogni comparto edilizio è annesso un volume edificabile ed una superficie
lorda abitabile. Ogni comparto dovrà avere una progettazione unitaria.
Nel caso di comparti comprendenti più sagome di ingombro, potranno
essere richieste concessioni edilizie separate per ogni sagoma, purché
venga allegata al progetto una tavola di insieme (valida per tutto il
comparto) contenente fra l'altro la ripartizione della cubatura e della
superficie lorda tra le varie sagome afferenti al comparto. Questa tavola
dovrà riprodurre lo studio planimetrico dell'area al fine di individuare
le aree a verde con valenza ecologica, le aree a parcheggio, i passaggi
pedonali, le rampe, gli accessi a tutti i fabbricati e quant'altro necessario
alla salvaguardia dei diritti di ogni fabbricato, ivi inclusi i fabbricati
già esistenti al momento della sottoscrizione della Convenzione.
Il numero massimo dei piani indicati negli allegati è comprensivo
di un eventuale piano terreno a pilotis, che può essere parzialmente
occupato da alloggi o da negozi, laddove previsto dalle tabelle allegate
agli elaborati grafici.
Sono consentiti trasferimenti di cubatura tra un comparto e l'altro nella
misura del 6% in più o in meno per ogni comparto, sempre ne! rispetto
delle prescrizioni planovolumetriche, purché venga allegata al
progetto edilizio una nuova ripartizione delle cubature e delle superfici
lorde per i comparti interessati.
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